etero? bisex? lesbica? che cosa sono? aiutooooooooooooooo!!!!!!!

sono una ragazza, ho 15 anni e quest'anno sono entrata alle superiori. sono sempre stata a scuola di suore, con per 8 anni la stessa classe e gli stessi ideali bigotti secondo i quali l'omosessualita è solo " una delle tanti vesti del diavolo". io non sono mai stata daccordo è ho sempre considerato l'omosessualità come una scelta di vita, non avevo mai preso in considerazione però l'idea che il problema potesse toccarmi in prima persona. entrata al liceo ho visto molte coppie omosessuali tra cui una di lesbiche, che mi ha molto colpito. all'inizio mi facevano solo molta tenerezza, poi però mi sono resa conto di essere attratta da una delle due, C, di 6 anni piu grande di me e dall'aspetto alquanto mascolino.quando la vedo non capisco piu nulla, è bellissima, avrei voglia di baciarla e di fare cose che fino a quel momento avevo riservato solo a persone dell'altro sesso. Non c'è dubbio che a me piacciano gli uomini e credo anche che non mi piacerebbe affato baciare una ragazza che non sia C.
non capisco, posso continuare a considerarmi eterosessuale? e se si come si spiega la forte attrazione fisica che provo per quella ragazza?

by Regina W.

ah, anche a me succede, se mi capita qualche bel maschietto sotto tiro non mi ritengo responsabile delle mie azioni! XD

Ciao Ginny,
la nostra cultura non prevede variazioni nel modo di amare e di godere della propria sessualità. Oppure se implicitamente prevede un continuum lungo la linea che va dall' eterossessualità all'omosessualità(compreso diverse sfumature e manifestazioni intermedie), si continua a respirare l'aria invisibile del pregiudizio, dell'esclusione, della patologizzazione e della denigrazione. I tempi non sono ancora maturi, ma qualcosa può e deve cambiare in tal senso.
La norma sessuale che imporrebbe l'eterosessualità come unica strada da percorrere in quanto riconducibile a un presunto e solo ipotetico normale e naturale sviluppo psicosessuale, spesso comporta la paura delle emozioni e delle sensazioni piacevoli che spontaneamente si possono provare nei confronti delle PERSONE al di là del sesso biologico(maschi e/o femmine). Questa paura crea un bisogno disperato di trovare chiarezza e rifugiarsi sotto categorie prestabilite che possono acquietare il senso di smarrimento e di crisi che ne potrebbe conseguire, anche se dolorose all'inizio da accettare. Di certo non è facile provare emozioni nei confronti di una persona dello stesso sesso, qualsiasi sembianza assuma, in questo mondo. Però mi sembra anche ingiusto correre ai ripari cercando di etichettarsi. Mi sembra che lei non accetti di buon grado i suoi sentimenti e cerca risposte che non posso sicuramente dare io, ma solo ed esclusivamente lei. E' come se temesse di perdere il suo orientamento eterosessaule solo perchè è attratta da un'altra donna. Questa paura è più che comprensibile ed ha a che fare con le concezioni pregiudizievoli interiorizzate dalla nostra società che agiscono comunque anche se teoricamente possiamo sentirci "libertini" in tal senso. E' probabile, piuttosto, che in lei c'è da sempre il sentore della relatività delle cose, della plasticità delle categorie e della possibilità che le cose sono un pò più sfumate di quello che appaiono. Questo mi sembra un buon modo di vivere la propria esperienza di vita. insomma, ha capito fin troppo presto che le cose non sono solo nere o solo bianche, ma pregne di sfumature che mutano con il trascorrere del tempo. Come poi lei deciderà di definirsi in un luogo preciso, in un tempo preciso e con specifiche persone è un altro discorso, che ha a che fare con il suo diritto inalienabile di autodefinirsi e autodeterminarsi.
Mi dica, come mai ha frequentato una scuola prettamente cattolica? La rigidità sessuale è qualcosa che viene condivisa anche nella sua famiglia?Lei è l'unica in famiglia ad incarnare il bisogno di elasticità e di trasgressione delle norme fittizie e convenzionali imposte dall'alto? Chi le prescrive queste norme nel suo ambiente di vita e come?

la ringrazio per avermi risposto dottore però, la prego, mi dia del tu! =)
i miei hanno scelto una scuola cattolica perchè la ritenevano una buona scuola (siamo tutti atei in casa) e non per altri motivi. non saprei dirle siano rigidi perche non ne parliamo, a dire la verita noi non parliamo e basta. mia madre quando tocco l'argomento mi dice che è una cosa innaturale e sbagliata e mio padre è omofobico ma non lo ammette ( cito testualmente le sue parole :" a me fa molto schifo che un uomo baci un altro uomo"). sono figlia unica e i miei sono uttti e due su con gli anni quindi potrà immaginare da solo che le loro mentalità appartengono ad un pensiero non molto moderno. credo che siano stati loro a farmi credere che l'omsessualità è una cosa sbagliata. io non ci ho mai creduto, soprattutto perchè non ho un bellissimo rapporto con i miei e mi sono arrangiata fin da piccola a pensare con la mia testa. non sto dicendo che loro siano cattivi genitori, dico solo che, avendo ben poco in comune (quasi nulla a dire il vero) loro stentano a capirmi, come daltronde io stento a capire loro