confusione totale!

sono stata assente per un pò... e sonosempre più confusa!
sono tornata a casa di mia amdre e il giorno dopo sono andata dal mio medico curante. Naturalmente mi è venuto un attacco di panico terribile mentre ero da lui, sono quasi svenuta e non mi reggevo in piedi! Gli ho parlato dei miei problemi... gli ho detto che sono bulimica e che ho sempre pensieri negativi, violenti nella mente... vedo sempre immagini di animali, anche i miei, che soffrono in modo atroce... ho incubi... mi sento osservata e giudicata...
lui mi ha detto che ho una malattia e che posso uscirne e non devo dare la colpa a me... mi ha detto che sono psicotica e che ho bisogno di una terapia e di farmaci per aiutarmi un pò a migliorare il mio stato d'animo. mi ha fissato un appuntamento all'asl con una psicologa... naturalmente lei non si è presentata all'appuntamento e all'asl sono stati così scortesi da farmi arrabbiare e così ho deciso di non andarci più...
ho contattato una nutrizionista che mi ha prescritto una dieta, la sto seguendo da 2 settimane e mi sento molto più tranquilla, almeno non devo pensare continuamente a cosa mangiare, a quanto mangiare, se digiunare o abbuffarmi... e lei sta specializzandosi in psicologia e ha detto che vuole aiutarmi parlando un pò con me... lei mi ha detto che secondo lei non ho bisogno di farmaci ma solo di una terapia...
beh in tutto questo io sono forse ancora più confusa di prima, ho capito, finalmente, di avere un problema e che non è colpa mia se non tutto va come desideravo...se io non sono come desideravo.
Ho capito che ho:
bulimia
fobia sociale
sbalzi di umore esagerati
e queste immagini che vedo in continuazione non sono sicura siano normali dato che mi sembra che non sia io a decidere quando vederle

so che è un casino (scusatemi il termine, ma è il più adatto) e io non so più cosa fare.
ho bisogno di farmaci? ho bisogno di uno psicologo o di uno psichiatra?
e forse la cosa peggiore... anni fa io sono stata in terapia da una coppia, lei psicologa, lui psichiatra che mi hanno aiutato tantissimo e che mi facevano sentire a mio agio... sento che potrebbero aiutarmi ma... ma maledizione... sono una fallita... ho 22 anni e non sono ancora iscritta all'università... non faccio nulla e non ho il coraggio di fare nulla e ho troppa paura di deluderli, di quello che loro penseranno di me vedendomi così come sono, fallita, grassa, depressa... e io volevo che loro fossero orgogliosi di me
io lo so che i miei sono deliri. lo so che loro non lo penserebbero mai, che sono dei professionisti, ma io non ce la faccio... ho la soluzione a portata di mano... e non riesco ad arrivarci... ma perchè sono così cosa ho fatto di male

Cara Canticle,
bentornata tra noi.

In realtà speravo che la tua assenza fosse dovuta al fatto che stessi meglio, ma ATTENZIONE non perché soffrire equivalga ad essere dei falliti come tu credi, bensì perché TU sei speciale proprio perché sei TU e quindi meriti di vivere serenamente.
Non sei una fallita, sei una ragazza che sta attraversando un momento di difficoltà e di motivi ce ne saranno e come, non hai scelto tu di soffrire e quindi primo passo non colpevolizzarti nè vergognarti di ciò che stai vivendo, anzi sii fiera di te stessa per il fatto che stai cercando di trovare una via d'uscita !!
E poi che cosa strana questa vergogna unita al senso di colpa per aver deluso tutti! E' evidente che l'unica delusa sei tu di non poter perseguire un'ideale di te stessa che dovresti imparare a mettere in discussione ogni giorno.
Di Spiragli per uscirsene ce ne sono tanti quante le stelle del cielo, ma bisogna avere occhi per vedere, ed i tuoi occhi al momento sono accecati dalla sofferenza e dalla disperazione, ma è proprio quando sembra non esserci speranza il momento giusto per affrontare frontalmente il disagio, perchè la malattia vorrebbe piegarti!!

Ovviamente non posso rispondere alle tue domande di se hai bisogno di farmaci o meno, ciò che so per certo è che devi RISCHIARE l'esperienza della fiducia affidandoti ad un esperto (consiglio uno psicologo/psicoterapeuta prima che al nutrizionista), che siano i tuoi precedenti terapeuti o un altro non importa ma FALLO ORA, non lasciare che quella subdola e meschina malattia ti rubi altro tempo prezioso.

Una curiosità : mi ha colpita il fatto che hai cambiato sezione (da quella dei DCA a questa), come mai?

Mi raccomando per qualsiasi cosa SIAMO QUI non esitare a contattarci.
Ti aspettiamo

Un abbraccio forte
.

grazie Dottoressa!

Io sento davvero di avere deluso tutti... in Germania, la mia famiglia è tedesca, tutti i miei cugini studiano, vivono da soli, lavorano, hanno amici, partecipano a feste, si sposano, hanno figli, mandano foto su foto dei loro momenti felici, dei successi negli studi, si spostano di nazione in nazione per specializzarsi nei loro studi... e io sono qua a farmi coraggio per uscire di casa...

Io voglio davvero chiedere aiuto ma ho paura di trovare persone che non capiscono... Non chiedevo assolutamente un suo parere sui farmaci, volevo solo raccontare quello che mi è stato detto... temo di sbagliare e di affidarmi ad una persona sbagliata ma forse ha ragione, se mi rivolgo ad una terapeuta con cui non mi trovo bene posso sempre cambiare...

Beh ci ho pensato un pò prima di decidere in che sezione scrivere, stavo per scrivere nella sezione DCA ma poi ho pensato che il mio post aveva poco a che fare con i DCA... forse ultimamente mi sto rendendo conto di tante cose di me e credo che il mio problema non sia solo la bulimia...
poco più di un mese fa comprai su internet un libro di auto-aiuto per combattere le abbuffate: nelle prime pagine l'autore scriveva della bulimia, descrivendo cosa è... ed è solo in quel momento che mi sono resa conto di essere bulimica! in tutti questi anni non lo avevo mai capito... da quel momento ho iniziato e chiedermi se i problemi che ho forse non sono più di una mia fissazione... e sto capendo sempre più cose di me... appena qualche giorno fa ho capito di essere sociofobica e da qualche settimana che queste immagini che vedo e le mie paure (il buio, il mare, e naturalmente le mummie) sono più che semplici fantasie, ma un altro problema... prima mi vedevo solo come un'incapace e stupida... tutto era colpa mia... ora sto capendo che la colpa non è mia... ma mi è difficile accettarlo, io ho sempre odiato me stessa, mi sono sempre sentita meno di zero, l'amore per me stessa non so nemmeno che cosa è... è una cosa che non ho mai imparato e non ho idea di come fare per impararla!

Cara canticle,
è estremamente importante capire che quello che ci succede non è semplicemente una nostra mancanza. Non è questione di essere stupidi o incapaci, ma di avere dentro una sofferenza che ci impedisce e ci blocca.

Ed'è questa sofferenza che bisogna sconfiggere, e per sconfiggerla è necessario trovarla e affrontarla. E la terapia può essere un'arma fondamentale per riuscirci.
Io non credo che la cosa fondamentale sia "psicologo" o "psichiatra", quanto trovare una persona che ti sappia comunicare sensazioni positive, e che ti aiuti nel tuo percorso.
Perchè il percorso è soprattutto il tuo. Hai già fatto un grande passo nel capire quello che scrivi. Prosegui nel tuo cammino. E non aver paura del giudizio degli psicologi. Sanno fin troppo bene quanto sia dolorosa e quanto può essere difficile sopportare la sofferenza dell'anima.

Un abbraccio

Oggi mi sono fatta forza e ho chiamato la mia nutrizionista, la ho vista solo due volte ma mi fido molto di lei, è una persona molto sensibile e le ho chiesto se poteva consigliarmi uno psicologo sull'isola.... lei mi ha dato il numero di uno psicologo di cui ha molta stima e... ho appuntamento con lui questo venerdì!

Cara Canticle,
innanzitutto son contenta del tuo appuntamento con lo psicologo e tranquilla puoi sempre rivolgerti a qualcun altro se non dovessi trovarti bene, ciò che conta è che tu non sia rimasta immobile e paralizzata ma ti sei rimboccata le maniche e stai cercando una soluzione (a mio avviso il primo motivo per essere fiera di te stessa:BRAVA!)

I "confronti" con i tuoi parenti sono inutili, se tu stai soffrendo (NON MI STANCHERò MAI DI RIPETERLO) non te la sei cercata, non l'hai scelto tu, avrai i tuoi motivi e saranno validisimi. Sai, i disturbi alimentari un pò come molti altri disagi psichici rappresentano una sorta di rifugio INCONSAPEVOLE da unarealtà che fa male, da una realtà che non si vuole vivere perchè percepita come troppo dolorosa, e si sa il modo di percepire la realtà è soggettivo e dipende da tanti fattori. Quindi inizia a rispettare il tuo dolore TU STESSA, è già un primo passo.

" forse ultimamente mi sto rendendo conto di tante cose di me e credo che il mio problema non sia solo la bulimia...", non esiste MAI solo la bulimia, i sintomi alimentari sono solo dei mediatori comunicativi che servono a segnalare agli altri ed a sè stessi che qualcosa non va. Ti ho fatto questa domanda perchè per me era positivo il fatto che tu avessi capito che sotto la bulimia scorre tanto tanto altro, ed è su questo altro che bisogna agire.

"ora sto capendo che la colpa non è mia... ma mi è difficile accettarlo, io ho sempre odiato me stessa, mi sono sempre sentita meno di zero, l'amore per me stessa non so nemmeno che cosa è... è una cosa che non ho mai imparato e non ho idea di come fare per impararla!", infatti non è colpa tua.
L'amore per sè stessi non si impara, non esistono manuali stile cook book per impararlo, ma dipende da altro occorre lavorarci sopra e come primo obiettivo io mi porrei l'accettare te stessa, non odiarti, l'amore verrà poi da sè..

Ti faccio un grossissimo in bocca al lupo per venerdì e mi raccomando tienici aggiornati.

Un abbraccio forte e per qualsiasi cosa siamo qui

questo pomeriggio sono stata dallo psicologo... ho pianto per più di un'ora dopo... sono distrutta ora ho un mal di testa terribile ho voglia solo di dormire... lo so che dovrei semplicemente dirmi "non è andata, pazienza, proviamone un altro" ma mi ha colpito tantissimo, era così freddo, continuava a ripetere che doveva farmi delle domande per capire se doveva accettarmi come paziente... mi ha detto "è vero i tuoi genitori hanno una colpa, ma gran parte del problema lo hai creato tu"... per fortuna mia madre mi ha consolato tanto, ma mi sento ancora col morale a terra... e ho un desiderio pazzesco di mangiare qualcosa di supermegaipercalorico per consolarmi ma non credo sia una buona idea... come sempre una parte di me dice di sì e una di no... che giornata orribile

canticle ha scritto:

ma mi ha colpito tantissimo

dopo questa frase, secondo me dovresti dargli un'altra chance...
Il fatto che ti ha colpito, vuol dire che è riuscito a entrare in contatto con te. Secondo me sarebbe stato molto peggio se ti avesse lasciato indifferente.

E non ti scoraggiare. Il fatto è che, specie all'inizio, è molto importante capire le motivazioni personali. Se vai dallo psicologo solo perchè te lo hanno detto, non otterrai grandi risultati. Se invece ci vai perché ci vuoi andare, se sei motivata nel tuo percorso, i risultati saranno completamente diversi.

Quello che poi lo psicologo ti sta cercando di far capire, secondo me, è che devi prendere coscienza del fatto che ti dovrai impegnare in prima persona. Che lui potrà aiutarti, ma potrà farlo solo se decidi di seguirlo, anche e soprattutto attraverso le difficoltà. E questa è la prima


Un abbraccio

la ringrazio... in realtà però mi sono espressa male, con "colpito tantissimo" intendevo dire "ferito tantissimo"
io voglio davvero iniziare una terapia, però ho bisogno, come dice lei, di qualcuno che entri in contatto con me... è stata solo la prima volta è vero, però ha passato la metà del tempo a criticare gli altri psicologi, mi ha fatto un discorso lunghissimo sul fatto che devo essere sincera, che devo dirgli sempre la verità, perchè altrimenti lui preferiva non lavorare con me, perchè poi anche per lui il suo lavoro sarebbe diventato poco piacevole e lui vuole che il suo lavoro sia piacevole... mi sono sentita sotto esame... io ho passato la mia vita a cercare di piacere a tutti e ora lui continuava a ripetere che doveva pensarci se voleva lavorare con me... e sinceramente di cercare di piacere anche al mio psicologo non ho proprio voglia

ti prego dammi del tu

attenda a non confondere "cercare di piacere", con "essere sincera". Sono due concetti totalmente diversi, per certi versi addirittura in antitesi.
Non devi mai pensare "cosa si aspetta che io dica ora". Ma devi dempre cercare dentro di te "cosa mi sento dopo quello che abbiamo detto". E se non ti viene niente da dire, continui a cercare tanto prima o poi qualcosa emerge. Questo è "essere sinceri". E comunque è una cosa che devi prima di tutto a te stessa oltre che alla terapia.
Se la terapia in questo anno mi ha aiutato così tanto credo che molto sia dovuto proprio a questo approccio alla "sincerità" che ho avuto sin dall'inizio.
La terapia è un viaggio dentro se stessi per capire come si è veramente. L'accettazione di se è il primo passo per la liberazione. E in questo viaggio si incontrano cose piacevoli, ma anche molte cose spiacevoli. Quello che ti sta dicendo lo psicologo è che lui non vuole ascoltare solo quelle "piacevoli", nel tentativo come dici tu "di piacergli". Le vuole ascoltare tutte perchè è solo così che la terapia ti potrà essere di aiuto.

In questo momento probabilmente hai una certa di idea di "come vorresti essere", di "dove vorresti andare", ma io ti chiedo, come fai a prendere una strada, una direzione, se non sai dove ti trovi ora? Questo è l'accettazione di se stessi, questo è "essere sinceri".
Forse oggi hai paura di "accettarti", magari hai paura di quello che potresti scoprire, ma ti assicuro che è un esperienza straordinaria. Perchè se è vero che guardiamo in faccia i nostri difetti, è anche vero che improvvisamente scopriamo anche i nostri pregi, che la temporanea cecità ci aveva nascosto.

Anche tu sei una persona speciale. Ricordatelo sempre.

non è colpa mia. quelllo che sono. ho provato a riprovato a stare bene. ed è vero che ci ho provato, non sono stata ferma ad aspettare che succedesse qualcosa. ho provato in tanti modi diversi ad abituarmi a stare in mezzo alla gente, a piacermi, io lo ho fatto e ogni volta fallisco. avevo appena visto uno spiraglio di luce capendo che forse se fallisco non è perchè sono un'incapace, ma perchè non ce la posso fare da sola.
e ora arriva questo stronzo e mi dice che io cerco di giustificare la mia colpa del mangiare troppo dicendo che non ne ho il controllo.
è questo che deve fare uno psicologo, davvero? deve farmi piangere per ore, perchè anche stamattina non riesco a smettere di piangere, perchè sento che la colpa di tutto quello che è successo è solo mia? dopo aver parlato con lui mi devo sentire un verme, sconfitta, frustrata e con una gran voglia di farmi male?
allora no grazie, sto meglio senza psicologo

Cara Canticle,
mi dispiace tanto che non sia andata bene con lo psicologo.

La prima cosa che ti chiedo è NON MOLLARE, ora che hai deciso di intraprendere questo percorso non lasciare che l'ennesimo ostacolo ti fermi, NO.
Non è andata bene con lui ne puoi trovare un altro, spesso capita così prima di incontrare il terapeuta giusto, ma non perchè lui o tu siate giusti o sbagliati bensì perchè il terapeuta ed il paziente sono due persone che s'incontrano, solo in un contesto particolare per dar via ad una relazione particolare.


Quindi non voglio sentirti arresa, devi rialzarti e metterti alla ricerca di un'altra persona se con lui non te la senti, oppure dargli un'altra chance, l'importante è non mollare !!

Un abbraccio e facci sapere come va..

canticle ha scritto:

non è colpa mia. quelllo che sono. ho provato a riprovato a stare bene. ed è vero che ci ho provato, non sono stata ferma ad aspettare che succedesse qualcosa. ho provato in tanti modi diversi ad abituarmi a stare in mezzo alla gente, a piacermi, io lo ho fatto e ogni volta fallisco. avevo appena visto uno spiraglio di luce capendo che forse se fallisco non è perchè sono un'incapace, ma perchè non ce la posso fare da sola.
e ora arriva questo stronzo e mi dice che io cerco di giustificare la mia colpa del mangiare troppo dicendo che non ne ho il controllo.
è questo che deve fare uno psicologo, davvero? deve farmi piangere per ore, perchè anche stamattina non riesco a smettere di piangere, perchè sento che la colpa di tutto quello che è successo è solo mia? dopo aver parlato con lui mi devo sentire un verme, sconfitta, frustrata e con una gran voglia di farmi male?
allora no grazie, sto meglio senza psicologo

mmmh solo su una piccola cosa ti chiedo di riflettere, credi che lui abbia esagerato o che tu abbia trasformato le sue parole perchè andavano a toccare i tuoi punti deboli?

un abbraccio forte forte

no no dottoressa, le frasi precise che mi ha detto sono: "certo,i tuoi genitori hanno una colpa, ma la maggior parte dei problemi li hai creati tu" e quando io gli stavo spiegando che perdo il controllo quando mangio lui mi ha interrotto e mi ha detto "quindi questa è la scusa che usi per non dire che è colpa tua?"
hopassato due giorni ad abbuffarmi, è stato terribile perchè la mia dieta stava andando così bene, e invece adesso chissà quanto peso ho ripreso!
stamattina ho deciso di tornare all'asl per chiedere un appuntamento, invece la psicologa che mi aveva consigliato il mio medico aveva subito tempo per me, mi sono trovata benissimo con lei! mi ha fatto delle domande sui miei genitori, sul mio rapporto col cibo... mi ha spiegato come intende aiutarmi: posso continuare ad andare da lei per una terapia e continuare anche la dieta con la mia nutrizionista, in più avrò dei colloqui con una dottoressa specializzata in dca, ho già parlato anche con lei oggi, e più in là forse parteciperò anche a degli incontri con altre persone che soffrono di dca. ha delle conoscenze anche in umbria, quindi posso farmi seguire anche là, dice che vado seguita per 3-4 anni... mi sono trovata proprio bene! ho già 2 nuovi appuntamenti per inizio gennaio, con la psicologa e con la dottoressa che si occupa dei dca!

Mi fa proprio piacere Canticle, che bella notizia!!
Sii fiera di te!!

Un abbraccio