Amare e odiare...

Ringrazio la dott.ssa Guariniello per avermi condotta in questo forum e mi scuso ancora con lei per ieri... so che forse non ci sono giustificazioni valide ma ero davvero troppo irascibile...nervosa...
Comunque facciamo una piccola presentazione

Mi chiamo... vabbè... Morien
ho 22 anni... son in terapia da quasi 5 anni sia psicoterapia che farmacoterapia...
Sono rimasta al primo anno di infermieristica... nei periodi degli esami ho avuto due belle ricadute... quindi non sono andata avanti e mia madre mi mortifica per questo...
la mia è una "normalissima" famiglia: i miei sono separati, mio padre sta con un'altra e non lo vedo da un bel pò... mia madre nega i fatti che hanno portato alla separazione (e li ho vissuti direttamente), mia dorella che è molto più granze di me è una terapeuta...

comunque andando al sodo... da qualche anno la mia adolescenza prolungata e turbolenta è diventata un disturbo di personalità: Borderline...
Che dire... a volte odio essere etichettata in questo modo: la gente che lo sa ti guarda e ti evita o mostra una solidarietà fasulla... e poi tutti quei farmaci... ti fanno ingrassare come una balena e decidi di non prenderli... e poi si incavolano con te anche se hai questo buon motivo!
A volte essere così mi piace... ho un motivo per non essere criticata in negativo continuamente e se nessuno mi vuole al suo fianco i medici sono sempre disposti ad avermi nelle loro strutture...poi quando salgo su...mi sento benissimo! posso fare tutto! sono viva realmente viva... solo che dopo... tutto va giù
In realtà non tutto funziona così... non sempre i medici sono li per aiutarti: in questi 5 anni ho affrontato due psicoterapeuti (oggi ho l'incontro con il terzo) e due psichiatre includendo l'attuale. Ho abbandonato le sedute perchè troppo spesso mi abbandonavano a me stessa, troppo spesso mi sentivo sola e come tutti gli altri non se ne accorgevano, non si accorgevano del vuoto che aumentava... non si accorgevano di ciò che mi facevo... non si accorgevano dei continui segnali di aiuto che inviavo anche quando ero euforica... in realtà l'unica che se ne rende conto è la mia psichiatra...è brava...sa come prendermi..
La mia vita è un continuo amore e odio. Odio e amore verso tutto ciò che mi circonda... E' la continua ricerca di qulcosa che manca ed ogni giorno mancherà sempre di più rendendo il vuoto insostenibile. E' impermeata dalla voglia di essere amata, compresa, accettata e mai abbandonata. E' il filo dell'equilibrista ed io sono l'equilibrista... la mia vita non è come descrivono queste parole ma mi risulta impossibile trovare quelle frasi tali da rendere giustizia alle mie emozioni. Ne esce fuori solo un immenso urlo silenzioso che grida la mia paura...

PS (SEEEE!!! TI AMO!!!!)

Ciao carissima Morien e BENVENUTA tra noi.
Non devi scusarti di nulla, ho capito perfettamente ieri quindi stai tranquilla e..ricorda che tra noi c'è una sfida di mezzo...

Grazie di aver condiviso con noi parte di te, la parte più intima direi..
Immagino quanto l'altalenanza che descrivi come "su e giù" possa essere frustrante e flagellante, quanto possa lasciarti sempre più vuota e senza energie, ma leggendo quanto hai scritto già emerge come più di un senso ce l'abbia..

Per quanto riguarda le "delusioni" subìte dai tuoi terapeuti, avrai tutte le ragioni di questo mondo per esserti sentita trascurata, abbandonata da loro (e quindi di conseguenza per aver urlato sempre più forte e con tutti i modi che conoscevi per renderti visibile a loro..), di sicuro loro non ti hanno dato ciò di cui tu avevi bisogno in quel momento, ma mi chiedo di cosa avevi bisogno in quel momento ? Perchè sai, se cercavi di riempire il tuo vuoto profondo di loro, cioè se è questo che cerchi da uno psicoterapeuta purtroppo nessuno ci riuscirà mai a riempirlo quel vuoto...Possono momentaneamente tamponarlo mentre ti aiutano a cercare dentro e fuori di te tanti elementi che piano piano iniziano a riempire il vuoto, ma non possono riempirlo loro purtroppo. Spero tanto che l'incontro con il nuovo terapeuta vada bene, facci sapere se ti va.

è vero non esistono parole adatte che rendano giustizia di ciò che proviamo, ma "l'urlo silenzioso che grida la tua paura " può dire più di un fiume di parole..

Ti abbraccio forte e non mollare!

Ok dottoressa... Ancora la strada è lunga e tortuosa... vedremo chi cederà prima...

Ieri sono stata dal mio terzo terapeuta... Chè dire...ok racconto tutto cercando di soffermarmi sulle parti che più mi hanno colpito.

Arrivata nello studio sono stata travolta da mille presentazioni di terapeuti ( in realtà erano solo 4) ma tutto girava troppo veloce e la confusione si faceva sempre + grande.
Accomodatami nella stanza mi ha spiegato un pò la situazione: c'era uno specchio dove da dietro potevano guardare la seduta, un microfono ed un registratore... ma mi ha tranquillizato dicendomi che vengono usati soprattutto nelle terapie con le famiglie o di gruppo e che comunque dall'altra parte dello specchio ci stavano solo altri psico.
Sono stata li dentro per un'ora e mezza circa. Abbiamo toccato diversi punti ed anche quel ricordo brutto ho spostato immediatamente il dialogo su altro dicendogli che non ne parlerò mai e non ho intenzione di parlarne
Da quel momento per un bel pò mi è venuta la così detta spina in gola, la definisco così: come se ci fosse una spina in gola che ti soffoca e non ti fa parlare. Passato l'evento tutto è tornato normale:
abbiamo parlato di
-scuola e uni (le varie materie lasciate, la ripetizione del 5 anno e il mio fermo di ora )
- rapporto con i miei ( ne parlo fin troppo in questo forum )
- il mio ragazzo ( il nostro rapporto che non è basato su nessun sentimento positivo)
ed altre cose che per ora non ricordo, comunque diverse informazioni su di me...
Dopo un'ora mi ha detto << 5 minuti. Devo andare a riflettere.>> Mi ha lasciato nella stanza per 30 min che non passavano mai mi sono sentita sola, sola da morire, mi veniva da piangere, volevo farmi male, volevo urlare ma mi trattenevo il più possibile perchè dall'altra parte dello specchio avevo paura che ci fosse lui ad osservarmi e non volevo mostrarmi così. Non ancora.
Dopo sta mezz'ora è arrivato è mi ha detto che provo una grandissima rabbia e dobbiamo trovare un modo per indirizzarla non su di me ma su... non so chi.. scusatemi ma li il mio pensiero è scappato proprio quando l'ha detto comunque non era su persone questo è certo.
Mi ha dato un bel compitone da portare la prox volta: un albero genealogico a partire dai miei nonni e devo scrivere pregi e difetti di ogni persona. Mi viene il magone solo a pensarci...
Tornata a casa davanti a mia sore mia madre è sbottata dandomi l'out-out: o l'uni o il terapeuta! e sicuramente non per problemi economici perchè lei si va a fare la riduzione dello stomaco! non so perchè.... mi sono incavolata tantissimo con lei e rispondevo alle sue minacce con grida, svalutando il suo ruolo di madre e dicendo a mia sorella di chiamare al terapeuta dicendo che non ci sarei più andata. Prima mia sore si è rivolta a medicendomi di ragionare con quella, quando a visto che da parte mia non c'era nessun desiderio di comunicazione ha provato a parlare con quella ed anche se ero in camera sentivo quello che si dicevano. C'era mia sore che da brava terapeuta cercava di far ragionare quella Str. ripetendogli ciò che mi aveva detto (l'out-out) e quella là negava tutto!! In fine le chiede di venirmi a spiegare ciò che intendeva e lei risponde a voce alta << a quella cretina non ci parlo. ha chiuso per me.>>
Il mio amato See ieri mi ha dovuto consolare! poverino...( ti amo sempre di più see e tiaspetto qui ). See qui è Dylan Dog

Cara Morien,
mi dispiace per quanto accaduto con tua madre.
Capisco perfettamente come tu possa esserti sentita ...
Sicuramente lei sarà stata mossa dalla disperazione (inevitabile quando c'è tua figlia che soffre e ti senti impotente, anche se so che ti può sembrare difficile da credere) per agire in questo modo, ma Sinceramente non capisco il perchè di questo aut-aut. Tu sei riuscita a capire il perchè?
Credo comunque che in questo momento tu debba mettere da parte le discussioni con tua madre e pensare a te ed alla tua salute, quindi vai dritta per la tua strada, è questa la cosa più importante ora.

A parte ciò che vi siete detti con il nuovo terapeuta, che impressione ti ha fatto? Come ti sei sentita con lui?
Ed il fatto di sapere di essere osservata come ti ha fatta sentire?

Un abbraccio forte forte

Il giorno dopo mia madre è rinsavita....
Lo ammetto è troppo strana... parlava con me come se non fosse successo nulla...

La prima seduta
oltre hai discorsi che ho sopracitato, sembra un ottimo terapeuta anche se non so mi sono sentita a disagio con la storia dello specchio... Continuamente anche quando lui parlava a tratti fissavo lo specchio.. e il fatto che fosse li mi ha reso meno disinibita del solito... orribile!
Il continuo darmi del Lei... io odio il Lei! Va bene prendi le distanze... ma non usare il Lei!!!!!!!! Lo convincerò... ci devo riuscire!

Mmmh sento odor di una nuova sfida!!!
Facci sapere cara.


un abbraccio

...aiuto...

Morei,
sono contento che hai scritto anche in questa sede,oltre che in privato. La tua richiesta genuina d'aiuto ci dà un segnale chiaro e deciso: vuoi che qualcosa cambi e che tu possa liberarti dalla spirale in cui ti ritrovi. Ci dice anche che sei alla ricerca di una possibile risoluzione, e quando si è in viaggio gli imprevisti possono essere tanti, ma anche le scoperte.
Parlaci di cosa ti sta succedendo. Siamo qui ad ascoltarla e a offrire il nostro sostegno per quel che è possibile

Salve dott.
Mi scuso per non aver più dato segnali di vita in questo forum e per avervi abbandonato con una richiesta che non ha trovato voce se non in quel semplice termine. Non trovavo le parole per esprimere cosa provavo e non trovo le parole per esprimere cosa provo adesso. Speravo che il tempo mi avrebbe aiutato, che era solo un periodo abbastanza negativo ma che, come ogni momento, sarebbe passato prima o poi. Non è stato così, sto avendo continuamente alti e bassi, inizialmente dovuti anche al fatto che non prendevo i farmaci, ma persistono anche ora che ho duplicato le dosi. Il vuoto è sempre più grande e cerco di rimediare mangiandoci su fino al punto di alzarmi la notte per andare a vomitare o bevendo quel tanto da farmi correre nuovamente in bagno (non sono elevati quantitativi). La rabbia e la tristezza mi divorano con ferocia inaudita e posso solo assecondarle. Sono la dimora dell’instabilità, non ho punti fermi, non ho certezze, non ho più un’identità e non la trovo in nessuna affermazione, so cosa non sono e a volte neanche quello. Tutti mi hanno lasciato sola, volontariamente e non, non si accorgono di come sto, di come soffro e non si rendono conto che così facendo sto sempre peggio. Quanti tagli per far vedere che provo dolore, quante volte ho rivelato ad altri il mio desiderio di morte, quante volte vorrei un po’ di amore e ricevo solo osservazioni e risposte gelide, come se non fossi nulla per quella persona e forse è così, anche se dice di no!
Se solo riuscissi in qualcosa! Tante volte ho provato a darmi una stupidissima materia e mai ci sono riuscita, non mi sono mai presentata, perché neanche questo so fare! Non riesco neanche a darmi una stupida materia del C.!!!!!!
Non ce la faccio più!
La vorrei uccidere! Vorrei che non fosse mai esistita!!La odio!!! §%#*!!!!
I ricordi mi assillano, diventano vividi, sono reali ed attuali,li rivivo! mi hanno stretto in una rinnovata morsa di panico.
Ho paura che i miei pensieri diventino certezze e che da un giorno all’altro tutto finisca così com’è iniziato!
Né amore né attenzioni, solo un grande vuoto… Non voglio tornare ai rimedi del passato, non voglio andare col primo che capita, ma ne ho bisogno e presto sarà impellente.
Ho paura… tanta paura.