Forum di discussione su problematiche inerenti disagi psichici. |
| | Disturbi alimentari: come parlarne? | |
| | Autore | Messaggio |
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Elettra
Messaggi : 154 Data di iscrizione : 31.10.09
| Titolo: Disturbi alimentari: come parlarne? Mer Nov 04, 2009 5:36 pm | |
| Mi capita di trovarmi in difficoltà di fronte a quest'argomento. Credo non sia facile, specie se chi utilizza le informazioni è un pubblico in età adolescenziale. In fondo, nel parlare di questo vi è comunque la parte di bicchiere mezzo pieno. Senza mangiare o con l'utilizzo di condotte di eliminazione si dimagrisce, questo è scontato e non omissibile. Molti ragazzi, vedendo amici in internet, sentendone parlare in modo più o meno competente potrebbero pensare di provare, verosimilmente con il proposito dell'arrivare a pesare tot.kg e lì fermarsi.
Lo stesso vale anche per le sostanze. Utilizzare sostanze fa provare piacere, quello è il loro scopo. Qualcuno dice ci provo ed intanto pensa: "Io smetto quando voglio". Per certi aspetti se vi fosse meno informazione vi sarebbero meno modelli da seguire... ma questo oggigiorno è impossibile, ed oramai si diffonde addirittura la controinformazione(si pensi ai siti pro-ana).
Quindi, qual'è il modo per far circolare le informazioni in modo corretto, non terroristico ma che non rischino di favorire l'interesse nel provare?
(aneddoto personale, sempre in merito alle info ma che in questo caso riguarda le sostanze: un giorno, ai tempi della mia 2^ superiore, in classe è venuto un educatore a presentarci i vari tipi di sostanze, i loro effetti e controeffetti. Una volta che se n'era andato eravamo tutti molto entusiasti e combattuti su quale sostanza provare per prima...) | |
| | | D.ssa Michela Guariniello Admin
Messaggi : 401 Data di iscrizione : 25.10.09
| Titolo: Re: Disturbi alimentari: come parlarne? Ven Nov 06, 2009 2:29 pm | |
| Cara Elettra, concordo con te. Vista la delicatezza e le multisfaccettature dell'argomento se ne dovrebbe a mio avviso parlare meglio magari con più esperti del settore, a partire dai media che spesso disinformano anzichè informare. Non ti dico quante volte mi sono innervosita guardando programmi in tv in cui si parlava dei disturbi alimentari : puntualmente la modella scheletrica di turno ed a volte uno stilista anzichè uno psicologo!!! Credo che più che focalizzarsi sul peso delle ragazze intervistate, su cosa o quanto mangiano, sulle loro condotte eliminatorie ( che come hai detto tu potrebbero spingere le persone - non solo adolescenti ma anche persone che in quel momento si trovano ad attraversare un periodo di sofferenza di tutt'altra natura - ad emulare, perchè in quelle asserzioni potrebbero trovare la soluzione illusoria ai loro problemi), ci si dovrebbe focalizzare sui danni che queste malattie provocano, danni fisici e psichici, su quante cose perdono della vita le persone che soffrono di queste malattie e su quanto ciò non sia giusto, nonchè su quante pochissime strutture specializzate esistano, ecc ecc. Questo a mio avviso è un discorso che può essere esteso a tutti i temi così delicati, ad es. l'abuso di sostanze come hai detto tu.
Il discorso dei siti pro-ana e pro-mia invece è un discorso lunghissimo che andrebbe fatto a parte. In sintesi comunque io credo che quei siti rappresentino il risultato concreto di tutta la disinformazione, la mancanza di prevenzione, la società qualunquista e massificata dell'apparenza, le famiglie assenti, di tutta la sofferenza dei giovani, e potremmo continuare all'infinito con l'elenco, fatto sta che quelle ragazze stanno soffrendo ed andrebbero aiutate in qualche modo, quindi prima di chiudere quei siti ci si dovrebbe preoccupare di tutto il contesto attorno, di cosa rappresentano, di ciò che esprimono, chiudendoli non si risolve nulla : il modo per comunicare tra loro live ed online si trova comunque..
un abbraccio | |
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